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Quando accade una "disgrazia" ci si aspetta un aiuto, una manifestazione di solidarietà, un cercare di capire insieme cosa stia succedendo, ma quello è il momento che ti fa capire chi veramente ti starà vicino e chi come sciacallo, approfitterà della situazione, e non lascerà nulla d'intentato per poter ottenere il massimo fidando nell'impunità e della tua impossibilità a difenderti. Il 2 Aprile 2001, accadde quella disgrazia d'esser mio malgrado coinvolto in una storia di collusione, corruzione e falsi, l'affare della truffa Moubutu alla Banca di Roma ed il coinvolgimento di banche monegasche; da quel giorno iniziò il calvario della -denegata justitia - ed i sciacalli calarono in branco sul "Cabinet Dr. Iagher". I primi in assoluto furono alcuni dipendenti, quelli di cui più mi fidavo, leggere le loro dichiarazioni rese alla Polizia, si poteva restare nel dubbio della subornazione o coercizione da paura, ma poi visto il comportamento era chiaro il loro approfittare della situazione e dare sfogo a quanto avevano di represso come malanimo ed invidia. Iniziarono a festeggiare in studio con champagne Veuve Clicquot, che veniva tenuto in frigo per gli anniversari o feste, ed iniziò la devastazione e saccheggio dello studio ; il tutto impunemente non avendo nominato nell'immediato un "custode giudiziario", poterono fare di tutto. Difatti sparì integralmente tutta la cancelleria, non restò nemmeno una bic !, libri e materiali vari, persino un quadro fu rubato oltre a quanto era in deposito nella cantina e deposito ; ma non paghi dichiararono il falso al contabile per le ferie al fine di speculare qualche giorno in più, oltre a restare senza far niente per mesi, o meglio a sparlare dietro e vandalizzare lo studio. Quando nel 2004 recuperai gli arredi trovai scrivanie rigate, armadi con ripiani piegati e porte rotte, poltroncine con il tessuto tagliato, quadri rotti ed uno in particolare del Berrino con la tela tagliata. Dare un aggettivazione a questi personaggi è ben difficile, ma di certo sono stati i personaggi più squallidi di questa storia, gente senza alcun valore morale. Quanto ai clienti, salvo alcuni casi di "profonda onestà", tutti gli altri ben consigliati dai loro professionisti italiani, se la sono filata all'inglese senza pagare le varie fatture, e qualcuno a tentato persino la truffa adducendo pretestuosamente somme a lui non dovute, il caso più eclatante è stato quello del Castellino Francesco, la sua malafede fu abissale, ma anche altri ci provarono ma davanti alle prove documentali ritirarono le loro richieste infondate. Il ridicolo di questi personaggi, che per -fuggire- lasciarono tutta la documentazione, come per nascondersi chissà da che cosa, o meglio, forse per non far sapere chi era il loro consulente nel Principato di Monaco. Nel 2004, quando ripresi l'attività, mi misi in contatto con diversi clienti, i più si fecero negare e nemmeno risposero ai fax e lettere ; solo alcuni fecero fronte agli impegni assunti all'epoca pagando il dovuto, di persone oneste e di parola ben poche. Ai tanti professionisti, maggioranza avvocati, che frequentavano il mio studio, molti mi sono restati vicino sia durante la farsa giudiziaria che dopo ; salvo un caso particolare che quasi negò di conoscermi benché vi fosse il suo nome come professionista partner, non solo ma cercò di negoziare con un mio difensore una percentuale per il recupero dei miei averi. Un vera perla di amicizia e deontologia professionale, per fortuna fu l'unico caso tra decine di "veri professionisti", che alla ripresa si manifestarono tutti e molti mantennero vivi i contatti anche durante il periodo di costrizione. In particolare l'avv. Valerio De Martino, l'avv. Stefano Brendolan, l'avv. Fabrizio Borga, l'avv. Renato Alberti, i commercialisti Fausto Magnarelli, Rizzola Antonio, Massimo Serena ; e tanti altri che mi vogliano perdonare se ne ho omesso i loro nomi ma saranno sempre nel mio cuore. |