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Come ogni storia che si rispetti, quando la stessa nasce da un immane tragedia, intorno ai personaggi che la stanno vivendo, ai pochi che rimangono darti il loro affetto ed amicizia ; i tanti che nella prima fase si lanciano nello sciacallaggio e poi quelli che come avvoltoi aspettano il momento opportuno. Nei primi momenti, si è troppo presi e coinvolti dagli avvenimenti per rendersene conto, poi metabolizzato l’evento, cominci a capire cosa stia succedendo e dividere “il grano dal loglio” ; solo allora ti capaciti di quanto sia caduca la natura umana e le sue piccinerie. I momenti peggiori e più amari, sono quando sei aggredito e non puoi difenderti, quando s’approfittano della tua condizione di -ristretto-, termine eufemistico per dire dietro le sbarre, come sciacalli s’avventano per sfogare la loro invidia ed il loro livore. Allora scopri che chi, ha diviso con te “il sale e pane”, è quello che più biecamente ne approfitta ; la gamma di tutti quelli che per anni ti hanno circondato compone questo “branco” ; alcuni letteralmente fuggono per la pavidità d’essere accomunati, altri approfittano della situazione per loro tornaconto. I peggiori in assoluto, sono quelli che per vincoli sono i parenti, loro esprimono il senso più profondo dello squallore dei valori umani, non hanno giustificazione alcuna davanti alla loro meschineria comportamentale o peggio il loro rinnegare. Con il passare del tempo, certe cose di stemperano, si cerca di lasciare nell’oblio fatti ed avvenimenti legati a certi personaggi ; inutile perdere del tempo contro gente che “se cade sporca la polvere” …, si deve continuare a vivere con un altro spirito. Certo è, non quello della rassegnazione, ma alle occasioni particolari far pesare in tutta la sua interezza la meschineria del personaggio. Allora, oltre alla farsa giudiziaria subita, aggiungerò fatti ed eventi che ne seguono, il titolo mi sembra quanto mai appropriato. |
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