Le omissioni compiacenti, gli errori ed i falsi in atto pubblico dell'Ispettore Gerard TIBERTI

Premessa,
Dalla lettura dei suoi diversi "Processi Verbali", appare in tutta la sua evidenza la -scarsa dimestichezza- della materia trattata, i principi internazionali di gestione societaria e la pianificazione fiscale, gli sono del tutto sconosciuti ; la sua unica capacità è quella di trascrivere manipolando i fatti in base alle desiderata del "potere". Nel merito delle sue investigazioni, sono quattro i punti salienti :
- L'omissione voluta e/o imposta di documentazione bancaria, che provava l'esistenza di altri conti bancari cifrati ;
- Gli errori grossolani nel verificare l'attività e la relativa documentazione in suo possesso ;
- Il falso in atto pubblico relativo alla trascrizione di una verbale della D.I.A. ;
- Il falso di due mie sigle su di un processo verbale risultate da perizia apocrifa.
In ordine, e con la documentazione a supporto :
1) L'omissione voluta e/o imposta di documentazione bancaria, che provava l'esistenza di altri conti bancari cifrati
Nel verificare le decine di cartoni, in cui e stata rimessa alla rinfusa tutta la documentazione dello studio, sia contrattuale che gestionale, dopo aver sfogliato migliaia di lettere e dossier, finalmente ritrovata la lettera inviata al Lanza della Banca del Gottardo e le ricevute di prelievo alla Compagnie Monégasque de Banque e Compagnie Monégasque de Gestion oltre a quelle del Credit Foncier de Monaco ; date in primis al Casillo per l'opportuna verifica dei fondi ed in ossequio alle disposizioni bancarie d'allora .
- Per quale motivo il Tiberti ha "volutamente omesso" nei suoi verbali tale documentazione ?
- Per quale motivo il Tiberti non ha svolto indagini presso quelle banche per sapere l'origine dei fondi del Mangione ? motu proprio oppure ordine di qualcuno ?

 

2) Gli errori grossolani nel verificare l'attività e la relativa documentazione in suo possesso
Leggere i suoi "processi verbali", dire che siamo al risibile è un eufemismo, benché in possesso di tutta la documentazione cartacea ed informatica, il suo trascrivere a piacimento manipolando la verità documentale, è stata prassi, giusto qualche esempio dei suoi -processi verbali- :
D.5 Incapace di capire l'assistenza data ad un cliente al coinvolgimento dei precedenti, nel riportare lo storico della S.c.i. MINNIE, in perfetta malafede riporta, che in base ad una rogatoria internazionale nei confronti di A.G. A.M. per truffa e bancarotta, sarei stato legato a quest'affare, mentre in realtà con l'Avv. Didier Escaut di Monaco e l'Avv. Renato Alberti a San Remo avevo fatto causa nei confronti dei due soggetti, vincendo entrambi i processi tutelando i miei clienti ; non solo questo ma inseriva una storia degna della migliore sceneggiatura alla -Padrino-, senza peritarsi di chiedere copia degli atti societari per vedere chi fossero i soci ed i gerenti dalla sua costituzione, sia alla camera di Commercio che al Notaio che redasse gli atti. Ovvio che l'esibizione di tali atti avrebbe smascherato i suoi falsi. A questo aggiunge, che il sottoscritto oltre al possedere una solida reputazione d'affarista (?) ero specializzato nei dossier italiani di defiscalizzazione e montaggi finanziari opachi (?) ; forse gli era totalmente oscura la -pianificazione fiscale internazionale- , e non si era assolutamente capito cosa fossero questi "montaggi finanziari opachi" visto che ogni operazione era supportata da documentazione giuridica e contabile alla -luce del sole-, e non per ultimo in suo possesso.
D.7 Questo processo verbale, è l'apoteosi dell'ignoranza, in materia di gestione societaria di società di diritto inglese in partnership ; trascrivendo una serie di operazioni intercorse tra differenti società di diritto inglese, non sapevano spiegare il perché delle operazioni ; sottolineando che erano suo possesso tutti gli archivi documentali, ebbene una trasposizione e manipolazione della verità dei fatti, che supera ogni immaginazione. I pagamenti per fatture di fornitori, stipendi, assicurazioni ; diventavano operazioni losche ! Addirittura asserire che le società gestite avevano un oggetto sociale fittizio, dire ridicola questa affermazione è un eufemismo, e più giusto dire -un falso- ; visto che le società di diritto inglese, oggetto della loro inchiesta, erano conosciute in campo internazionale vedi per lo sport (gestione di Gruppi Sportivi Professionistici Ciclisti) , nel campo della moda e spettacolo con modelle ed attrici internazionali ect. Anche questo un ulteriore tassello al castello di falsi che preparava.
D.8 In questo processo verbale, traspare malafede ed ignoranza, difatti nell'interrogatorio posto al direttore della Banca del Gottardo, non riusciva a capire il funzionamento i versamenti intercorsi tra due Ltd gestite in partnership, bastava informarsi o leggere qualche testo in materia di fiscalità inglese, ma forse era la sua -malafede- di porre in dubbio operazioni fatte in perfette ossequio alle leggi in materia "Limited Partnership Act 1907". Ma da sottolineare che l'ignoranza dell'ispettore era di pari passo al direttore,  forse era un gioco delle parti ? oppure fornire un processo verbale ad hoc manipolando la verità.

 

3) Il falso in atto pubblico relativo alla trascrizione di una verbale della D.I.A. 
Il manipolare la verità era una sua costante, un qualcosa d'innato nel trasporre con dovizia dubbi e falsi ; un ulteriore prova è stato il Processo Verbale  D99, la questa trascrizione della risposta della D.I.A. interpretata a suo uso e consumo, indicando il Mangione Renato come persona conosciuta sfavorevolmente e con dei precedenti nel 1993 per infrazione sulla legislazione delle armi. Leggendo la Risposta della D.I.A., si resta allibiti a tanta sicumera di compiere un falso con l'intima certezza che non sarà mai sanzionato ( e così è stato) ; difatti non solo non era conosciuto a tale ente di stato, ma il precedente sulla legislazione delle armi -era una mera dimenticanza formale- non imputabile al Mangione. Uno stravolgimento della verità documentale, leggendo gli atti si vede chiaramente cosa ha fatto per rafforzare il suo castello di menzogne  ; e che sapesse leggere e parlare italiano era fuor di dubbio basta vedere la dichiarazione del suo Direttore

 

4) Il falso di due mie sigle su di un processo verbale risultate da perizia apocrife.
Dulcis in fundo, per meglio sistemare le dichiarazioni, non ha esitato a ritrascrivere un processo verbale, imitando la mia sigla ! Sul processo verbale D 44 alla pagina 2, vi erano apposte due mie presunte sigle, che ha seguito di una perizia calligrafica fatta dalla D.ssa Carla Bergamaschi , risultavano inequivocabilmente false, basta vedere la perizia.