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Cap. IV.07 - Il recupero delle "spoglie" dello Studio
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Era il 29 Marzo del 2004, quando recuperai il mobilio ed attrezzature del mio studio
per la nuova sede in Ventimiglia aperta nell'Aprile, dopo averlo
tenuto in deposito a Roma per anni ; una nota : lo stesso fu riacquistato per 550.000 Frf. dal Syndic
(Liquidatore),
visto che al Tribunale avevano offerto la favolosa somma di
100.000 Frf. per l'integralità dei beni ! Premesso che la somma venne stabilita, senza capire bene il perché,
visto che non vi erano passività tali che non fossero coperte dall'attivo, che
solo la mia stanza il reale valore assicurato ai Lloyds (dopo perizia e stima)
era di ben 1.870.000 Frf, e vi erano altre cinque stanze completamente arredate
ed equipaggiate con la reception, per un valore stimato di oltre 1.000.000 Frf.,
gli "avvoltoi" tentarono il colpo ma non ebbero partita vinta. Ma il peggio doveva ancora
essere scoperto, quando sballarono ed installarono il mobilio, vidi il
vandalismo ed i furti perpetrati nel mio studio :
- poltroncine con tessuto tagliato e strappato ;
-
scrivanie
rigate con le cassettiere sfondate e serrature forzate ;
-
armadi con porte sfondate, ripiani piegati e serrature forzate ;
-
il saccheggio di tutta la cancelleria e materiali, all'ingresso vi era una
armadio PIENO di risme di carta, attaches, penne e pennarelli, gomme,
spillatrici ect. ;
-
un quadro con la maglia di campione del mondo di VTT di N. Vouilloz
autografata ;
-
libri e dispense di diritto che erano nella mia libreria ;
- relativamente al mandato conferitomi dalla Repubblica di Liberia per il
Bureau Maritime ed il National Investments Commissions -sparirono e/o furono
distrutti- timbri e sigilli a secco diplomatici, carta intestata e biglietti
da visita, registri navali d'immatricolazione, un atlante specifico del
territorio, persino due bandiere.
- relativamente all'Association International des
Economist,di cui ero Presidente e Fondatore, -sparirono e/o furono distrutti- timbri e sigilli a secco, carta
intestata e biglietti vista, diplomi d'iscrizione.
-
poi altri oggetti personali come un registratore professionale Sony, materiale informatico, un
set di penne Mont Blanc nel suo astuccio in pelle, libri e riviste.
- delle varie società gestite - fu distrutto - tutta la carta intestata,
buste, biglietti visita, timbri e sigilli a secco.
Inoltre
"scomparsi" (un modo diverso per non dire rubati) dal deposito
dello studio, una collezione di PC IBM del 1978, cornici
napoleoniche, quadri ed altri beni ; mi fu riferito che per liberarlo avevano
tutto gettato via ! un modo diverso di definire "furto". Ma
ancor più sconvolgente l'asserto, datomi verbalmente il 19 Gennaio 2004, che
: "non essendo beni di valore per una eventuale vendita gli stessi
andavano distrutti"..
Ovviamente non fui mai reso edotto di quanto
stava accadendo, supponevo che vi fosse un "custode giudiziario", invece fu
lasciato tutta in balia ed alla mercé di poter compiere quanto rilevai,
inoltre al vandalismo e furto d'aggiungere la distruzione dei propri beni e
di terzi. In compenso tra la documentazione in una cartellina trovai un
assegno non incassato
(?)
inviato al sindyc Garino lo incassò con qualche anno di ritardo, a quanto
pare l'inventario e la verifica documentale fu fatta in maniera
oserei dire superficiale.
Commentare tale procedura, non saprei proprio,
non trova riscontro in nessun paese europeo ed in nessun Codice di
Commercio, credo soltanto che leggendo quanto è accaduto faccia a fare una riflessione
per chi "incautamente"
vuol iniziare o rischiare
la propria attività con tali garanzie giuridiche.