Cap. IV.11 - Le varie storie del Procuratore Generale |
La prima impressione che ho avuto di questo individuo è la sua tracotanza e boria, il suo non guardarti negli occhi ma in maniera bieca ; una sensazione epidermica di diffidenza, di un qualcosa di viscido quasi strisciante e subdolo. Non si percepisce il carisma ieratico del magistrato, l'emanare quel senso di giustizia insito nei gesti, non provi l'emanazione di una persona di legge. I dubbi della sua "disonestà" mentale, si confermarono con i fatti salienti che portarono alla certezza che la giustizia era morta e si preannunciava la "Denegata Justitia". Come disse un noto avvocato monegasco ed ex "batonnier", la fabbrica dei colpevoli era in marcia. Difatti il comportamento nel primo giudizio, aveva stigmatizzato di come avesse pilotato artatamente l'accusa grazie ai falsi dell'Hullin e del Tiberti, le certezze della sua malafede e che mentisse sapendolo di fare, trova riscontro in innumerevoli atti processuali già citati in precedenza. Ma il suo imperversare prosegui anche nelle altre due procedure, quella del Castellino fatta in malafede e tentando la truffa, e quella della liquidazione giudiziaria dello studio creata ad arte. Non poteva accettare che questi ulteriori fatti non andassero secondo le sue desiderata, e che non poteva manipolarli a suo piacere, poté solo grazie all'abuso di poteri d'ufficio procrastinare lo sblocco dei conti correnti bancari. Difatti benché il Giudice Narmino P. dette il suo benestare al syndic Garino A. di procedere agli sblocchi dal 28 Ottobre 2004 ; tali procedure furono osteggiate dall'Hullin sino alla suo trasferimento a Parigi nel mese di Dicembre, e da questo magistrato a tutto il mese di Febbraio 2005. Difatti la lettera di "mainleve" fu artatamente bloccata con una nota (postick) al 15 Febbraio 2005, data di una udienza con il Giudice Narmino P. per definire i due ultimi dossier relativi ad due "truffatori" il Di Fani A. e il Tarantelli L. e allo sblocco dei fondi della E.P.S.I. Ltd di Reverberi B. (unico conto che non fu bloccato dalla procedura Hullin, dimenticato o errore?). Scoperto tale "ritardo", da parte dell'avv. Bertozzi, mi disse che il fatto fu prontamente addossato alla segreteria che aveva mal compreso ; dopo averla spedita, una telefonata di "potere", per tenere tale pratica nel cassetto ! Fortunatamente fu trasferito ! da quel momento la procedura prese un'altra piega nella legittimità del diritto e della giustizia
Conclusioni |