Premessa,
Questa fu una storia di "ordinaria follia", nel pieno della farsa
-Banca di Roma/Mobutu e Credit Foncier de Monaco-, il sindyc Garino A. portò
la lista di chi si insinuò al passivo dello studio, sapere di chi erano
bastava scorrere la lista dei fornitori e dei depositi, visto che aveva dal
14 Aprile tutta la contabilità cartacea ed informatica. Scorrendo il
prospetto oltre ad evidenti errori (?) un nome che non mi diceva assolutamente
nulla un perfetto sconosciuto !
Nelle insinuazioni, come creditori, un certo Grimaldi Sergio, -mai visto
e/o conosciuto- vantava un credito di ben 2.042.157,65 €
, assistito dall'onnipresente Avv. Escaut
Didier (Ndr assistette tutti i creditori ad esclusione della Signora Cucinotta
M.G.) e curato in primis dall'Avv. Zabaldano Arnaud,
passato il primo attimo di stupore e perplessità, feci presente che non
esisteva niente di questo personaggio nello studio e per tutto il
periodo dal 2 Aprile 2001 al 1 Marzo 2004, a ribattere e precisare che era un
tentativo di truffa organizzato con la complicità di chi aveva sottratto
carta intestata e documenti dallo studio. Successivamente, alla morte del
Grimaldi Sergio, subentrò un certo Di Fani Augusto - mai visto o conosciuto
- !, il quale asseriva di aver dato in dollari Usa e Franchi Svizzeri il
controvalore di 2.042.157,65 € al Grimaldi per fare degli
investimenti. A più riprese feci presente che bastava vedere gli archivi
dello studio per rendersi conto che qualcosa non quadrava ! non esisteva
traccia di questi nominativi da : repertori telefonici, lista appuntamenti,
dossier clienti, archivio documentale e contabile, repertori corrispondenza
e fax, -niente di niente- Purtroppo in quel periodo, tanto i miei legali italiani che francesi,
erano concentrati sulla farsa architettata dal Giudice Hullin, e non furono svolte
opportune indagini nel merito, e poi vi era la ferma volontà a concludere
il fallimento del mio studio ; solo dal 1 Marzo 2004 presi in mano personalmente "la
storia", e la verità che era un tentativo di truffa diventò indiscutibile.
Grazie alla immutata stima e fiducia, da "relata refero" di amici professionisti
a Roma, il de cujus Grimaldi Sergio svolgeva come attività "prestanome" societario,
dalla verifica alla Camera di Commercio di Roma era implicato in oltre 40
società come Amministratore e/o socio ! in affari i più diversi.
Sostituendomi all'autorità giudiziaria, il primo passo che feci fu di
verificare i personaggi e la presunta lettera autenticata notarile ed il
biglietto notes sottrattomi , le sorprese non furono poche ! Iniziando dalla lettera, redatta su due fogli
, chiesi conferma al Notaio Bellagamba Augusto, della autentica con suo sigillo e firma, rispose a mezzo
raccomandata che : Firma e sigillo
erano falsi !
Ed aveva già sporto denuncia alle competenti
autorità italiane. Un primo tassello nel puzzle della truffa ! Al subentro del cujus Grimaldi il Di Fani Augusto che si "spacciava" per
imprenditore come auto rivenditore, esibendo a sostegno un volume di
fotocopie di versamenti fatti ad una società italiana di granaglie la
SMAC S.r.l.
società di Meluzzo periodo 1991, ed
asserendo che le somme date al Grimaldi provenivano da una banca svizzera
B.N.P a
Ginevra
in Franchi svizzeri e Dollari USA (?). Facendo delle ricerche e delle opportune indagini si scoprì che :
- La società era fallita il 14/01/1999 curatore fallimento Sig. FABRINI. ed il Di Fani Augusto non aveva niente a che
vedere con la stessa.
- Le ricevute di versamento afferenti alla società, non avevano nulla a
che vedere personalmente ; nelle stesse si trovarono anche due versamenti di
persone sconosciute alla storia.
- Dalla Camera di Commercio di Roma risultava a suo nome,
una attività
personale di
Riparazione e Manutenzioni varie a Roma per il periodo
1988/1990.
- Alle richieste effettuate di esibire documentazione della banca
svizzera B.N.P, per una verifica, nessuna risposta !
Una nota il Di Fani Augusto, si
fece rappresentare da un pseudo commercialista un tale Tarantelli Luciano ;
che si presentò
all'Avv. Zabaldano A., con un biglietto da visita dove sotto il nome
spacciava la qualifica professionale di commercialista, ma senza
indirizzo, solo un numero telefonico di un portatile e dalla verifica all'
Albo Professionale di Roma risultava cancellato dall' 8 Giugno 1999
.
E la procura era una lettera scritta a mano senza autentica e ne asseverata
! Era evidente il disegno criminoso della truffa che si stava
architettando con vari complici. A questo
punto presentai in Italia la prima denuncia in data 13 Gennaio 2004 nei
confronti di questi "personaggi", incrementandole
successivamente in base ai vari elementi nuovi che i scoprivano. Si chiese una perizia calligrafica della
mia firma sulla presunta lettera, fatta Roma (?) e su carta intestata dello
studio, vedendola appariva in tutta la sua evidenza che era apocrifa, il
consulente di parte la D.ssa Bergamaschi Carla redasse la sua perizia
confermando appieno la "falsità"
. Di
contro il perito nominato dal tribunale Chircop René, invece di essere super
partes, diventò di fatto il perito del Di Fani Augusto, esilarante la sua
perizia condotta con mezzi ottocenteschi e senza alcuna base logica
.
Nel
leggerla si rimase perplessi se lo stesso fosse un incapace o si fosse
prestato a qualcosa di poco chiaro, un esempio su tutti : identificò il
carattere informatico della mia firma per un timbro, scrisse :
TAMPON UMIDE
(Timbro
).
Proseguendo le indagini, venne il dubbio che la firma del de cujus Grimaldi
Sergio fosse anch'essa una falso,
grazie alla collaborazione di un professionista di Roma, si reperì un atto
notarile con la firma autentica del de cujus Grimaldi Sergio,
fatta disaminare con perizia la stessa risultò
falsa !
Quindi questa
fantomatica lettera era un vero proprio falso fatto ad arte : dalla firma
del Grimaldi, dal sigillo notarile alla firma del notaio.
- La presunta somma vantata dal biglietto notes e lettera del de cujus
Grimaldi di 2.042.157,65 non vi era un indicativo di quale valuta
fosse ; successivamente sul biglietto notes " da mano apocrifica" fu
aggiunto il simbolo degli euro ; ma il ridicolo fu l'asserire di aver
depositato - per contanti - tale somma quando ancora gli euro non
erano in corso !
- Fu messa in dubbio,
da parte della
controparte e legale, della veridicità e firma del Notaio Bellagamba Augusto;
sarebbe bastato al giudice una verifica -at ora- , ma per essere più
realisti del re..., benché risibile, fu fatta autenticare la firma
del notaio Bellagamba per un altro Notaio di Roma ! Lascio immaginare la
perplessità dei due notai davanti a questa richiesta inusitata.
- Continuando le ricerche tra le decine di società trovammo una
accettazione di carica con autentica notarile fatta a Roma
il giorno 5 Luglio 2001, successivo a quella "fantomatica" lettera fatta il giorno
4 Luglio
a Bologna, era evidente la contraffazione, ma comunque un ulteriore
perizia confermò appieno che la firma del de cujus Grimaldi era
apocrifa , ma merita
vedere la documentazione per rendersi conto delle falsità asserite con
protervia
.
Dall'Aprile 2005, grazie al Giudice Narmino P., la storia prendeva una
piega diversa e nei dettami della legge ! ma la controparte al rigetto
del 18 Febbraio 2005 produceva ricorso in tribunale, lo stesso
confermava la sentenza, non paghi ricorrevano in Appello che ancora una
volta veniva rigettato, scrivendo in sentenza "appello temerario" ! per
arrivare a sentenza all'Aprile 2006
. La storia andava a conclusione, il tentativo di truffa naufragava
avendolo smontato nella sua interezza.
Ma resterà sempre tante domande
senza risposta :
Chi ha rubato carta intestata e documenti nel mio
studio ? Chi erano i complici del tentativo di truffa ? La deontologia del Chircop ?