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L’apoteosi, dopo 409 giorni di
sequestro detentivo, il 15 Maggio 2002, con l’emanazione del
provvedimento di rinvio a giudizio riqualificando i capi d’accusa che da :
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Riciclaggio, truffa, tentativo di
truffa e ricettazione
- Riduceva a :
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ricettazionE ; Dando il
:
non luogo a procedere
per
gli altri.
- Furono necessarie numerose
letture, alla fine arrivai a comprendere il fine, un atto di ben 14 pagine
dalle quali traspariva un senso di livore ed accanimento diffamatorio fuori
del comune senso dell’etica giuridica. Dal capo d’accusa, privo
dell’elemento probante e del fatto stesso, esulandolo quasi fosse un
accessorio, dedicava l’attenzione al puro senso diffamatorio con protervia e
citando fatti o eventi completamente privi di valenza probatoria giuridica
se non puri falsi ideologici, manipolazione della verità fattuale e
documentale e non per ultimo dei grossolani errori, dimostranti la non
lettura degli atti. Nel tempo trascorso a cercare o creare prove
accusatorie, é sintomatico notare che dal provvedimento di rigetto del 16
Gennaio 2002 dichiarava che l’istruttoria era in procinto d’essere chiusa,
successivamente nel provvedimento di rinnovo dello stato detentivo del 31
Gennaio 2002 il dossier era in procinto di chiudersi nelle prossime ore,
ripetuto pedissequamente con il successivo provvedimento del 29 Marzo 2002,
per poi approdare dopo ben quattro mesi al rinvio a giudizio. Dall’ultimo
interrogatorio del cinque Ottobre 2001, l’istruttoria stagnava nella palude
delle supposizioni, per poi arrivare all’enunciazione di una serie di
elementi, ma in particolar modo si dedicava a sottolineare l’immagine di
persona di dubbia moralità e legata al grande banditismo italiano e/o Mafia,
una vera e propria ossessione per questo giudice verso gli italiani. Difatti
teneva a precisare che vi erano precedenti penali
per rafforzare la
figura di dubbia moralità. Nel provvedimento di rinvio
a giudizio, i fatti enunciati sono stati una sequela d’inesattezze e di
errori macroscopici :
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- 1)
La S.c.i. MINNIE, é evidente la malafede o la manipolazione fattuale degli
atti, non é stata tenuta in alcun conto la realtà documentale della società;
dichiarava che a seguito dell’inchiesta “ scopre ” che questa società é
stata fondata per il Signor ARDINO Luigi e che le quote sociali sono state
detenute da un certo Signor SANGIORGI Gaetano; personaggi di dubbia moralità. Dalla
lettura dell’atto di costituzione ufficiale e debitamente registrato, i soli
soci sono i Coniugi CUTINI e la Signora Andrée BURINI FROLLA, in alcun atto
ufficiale della società appaiono i nominativi citati, ne sono stati conosciuti
e/o prestato attività professionale. I coniugi CUTINI presentati dall’Avv.
Renato ALBERTI di San Remo, hanno chiesto consulenza per risolvere un problema
di gestione societaria relativamente ad una falsa assemblea redatta dal
gerente in carica; dopo assemblea manoscritta, le modificazioni degli atti
sono state effettuate presso il Notaio AUREGLIA, successivamente addotte le vie
legali al Tribunale di Monaco, difesi dall’Avv. ESCAUT D.; la società ha vinto
tale processo ed é stata restituita ai legittimi proprietari i Coniugi CUTINI.
2)
I rapporti professionali con il Dr. CATONE Giampiero, commercialista a
Roma e professore d’economia all’Università PIO V a Roma, capo della segreteria del
Ministro BUTTIGLIONE Rocco, per le sue diverse attività, chiese della
consulenza per creare delle società di diritto inglese con una tipologia
d’attività ben precisa: holding per acquistare delle parti sociali nelle
società italiane, immobiliare per la gestione d’immobili situati in Italia,
commerciali per import/export; con il solo scopo di ridurre il carico fiscale,
dopo un opportuna pianificazione, pagando le dovute imposte nei paesi di
competenza. Relativamente alla sua attività, dalla documentazione societaria emerge chiaramente la liceità dell’operazione; inoltre le
Ltd DENICRAFT e Ltd DEMEAN, non hanno svolto mai attività commerciale ed
emesso nessuna fatturazione, ma solo acquisizione di quote di S.r.l. italiane,
in quanto le stesse svolgevano l’attività d’holding. E le società
gestite, non erano assolutamente quaranta; ancora un ulteriore manipolazione
dei dati fattuali ed asserzioni smentite nella rogatoria, ma che dei
giornalisti italiani hanno ripreso senza verificare assolutamente i fatti e i dati.
- 3)
Lobbying per BINGO, un’operazione classica per costituire con un gruppo
d’imprenditori italiani, che mi furono presentati dallo studio del Rag.
Magnarelli Fausto di Roma, doveva crearsi una società di gestione per il gioco
del BINGO, la stessa viene interpretata dall’onnisciente giudice, come
un’attività maldefinita, senza alcuna logica, basando questa sua asserzione
sempre nello spirito delle costruzioni intellettuali, dimostrando chiaramente
di non conoscere il sistema di “cordata ” nelle partecipazioni societarie,
ampiamente e legittimamente usato in campo internazionale.
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- 4)
Società TAILLEUR Industrie, seguito un presunto ordine di bonifico
pervenuto alla Banca del Gottardo per la IF Fiduciary Ltd, la stessa
denunciava al SICCFIN il presunto tentativo di truffa ai danni della Società
TAILLEUR Industrie, ma questa solerzia NON era per tutti. Seguito verifica degli atti della rogatoria effettuata a
Parigi, emergeva che il falso ordine di trasferimento era per la Fiduciari
Ltd conto n. 24369 in data 29 Dicembre 1999 ; per pura intuizione “ illogica ”
viene imputato tale falso bonifico alla IF FIDUCIARY Ltd n. 16322. Dagli atti
della rogatoria emerge in tutta la sua evidenza nessun tipo di rapporto tra la
Società TAILLEUR Industrie e la IF FIDUCIARY Ltd, citata senza alcun
fondamento e/o connessione in tale evento.
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- 5)
Rapporti con il DEVERINI Alain, é stato solo cliente dello Studio, inoltre
seguito sua prolungata assenza dopo averlo ricercato ripetutamente per il
saldo degli onorari, veniva cessata ogni attività di consulenza ; solo
successivamente venivo a conoscenza degli eventi di Vienne, e la rogatoria
effettuata, ancora una volta dimostrava la mia totale estraneità a qualsiasi
fatto.
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- 6)
Rapporti con il BIZZOZERO Daniele, un imprenditore italiano nel settore
auto, presentato dal Dr. SQUARCIAFICHI Fiorenzo commercialista in Ventimiglia
e Console del Principato di Monaco in Italia, allo stesso veniva prestata la
consulenza per la creazione di una società d’import/export per autovetture di
diritto inglese, nel corso della sua attività non ha dato mai luogo a
problematiche di nessun tipo e viste le referenze di presentazione era un
cliente normale a tutti gli effetti.
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- A questi punti salienti ma non
esaustivi, questo rinvio assumeva la veste di un vero e proprio trattato
d'eristica, dando per scontato i Processi Verbali, manipolati nei suoi
contenuti dall'Ispettore di Polizia Tiberti G., benché in possesso di tutta
la documentazione delle varie società di diritto inglese, irlandese ect.,
esponeva una sequela di asserti al limite del ridicolo quali : la
dimenticanza dei vari clienti dello studio; provato da elementi
probatori incontrovertibili il voler asserire al limite
dell'ossessione la conoscenza di un certo Testa Mario; le fantomatiche
investigazioni, svolte su suo beneplacito, che hanno volutamente omesso di
citare tutte le banche connesse, d'apportare tutti gli elementi di prova e
non una loro manipolazione e/o omissione, le interpretazioni dei documenti
senza avere alcun riscontro nella realtà.
- E’ difficile non riconoscere
l’individualismo sibaritico ed edonista ossessionato dall’invidia del luogo,
deboli eco del puritanesimo fanatico contro i “ ricchi ”, al di là delle
condanne e delle sofferenze per mano di chi crede d’essere la giustizia, una
nota di maligno compiacimento a dare la sofferenza gratuita. Un fatto degno
di nota, lessi su si un libro che fece scalpore, la perorazione di un
giudice che per un suo collega sotto inchiesta sottolineava che lo stesso
aveva famiglia, figli..., mi sono chiesto se lo ha mai fatto questo pensiero
quando con gratuito compiacimento diffamava un accusato perché non aveva
altri argomenti a cui sostenere il suo disegno accusatorio. E’ questa la
nota saliente e conclusiva di una costrizione durata nel tempo per puro
compiacimento di potere o peggio come rivalsa per essersi ribellato ai falsi
perpetrati nei mesi dell’istruttoria.
- Evento
che dovrebbe far riflettere sui modi e le procedure adottate, sull’arbitrio
dell’istituzione scevra di qualsiasi controllo, sulla certezza di restare
impuniti per qualunque malversazione sia perpetrata. E’ un ritorno a forme di
violenza esercitata sull’individuo, ma non visibili, é una violenza psichica
per esercitare appieno il potere dell’autorità, perché può farla con l’avallo
delle istituzioni che ne giustificano l’operato. Come nella giustizia, che si
rinvia alla tradizione dell’ ”habeas corpus” del XVI secolo in Inghilterra,
perché vuole comunque la tua colpevolezza come nel teorema del Beccaria, e con
ogni mezzo, persino con i falsi di qualunque forma, per difendere gl’interessi
occulti, sei “colpevole”.