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Cap. IV.02 - Il
processo per il fallimento dello Studio Iagher
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E' meritoria una premessa formale e sostanziale, l'aver avuto
come "Giudice Commissario NARMINO Philippe", é stato
l'unico elemento
portante ad un "giusto processo", unico giudice degno di tale "nome", persona degnissima e di profonda cultura giuridica ; nella prima fase processuale
presentai memoria e documentazione "in italiano" che accettò e fece tradurre in
atti. Questa procedura fu di fatto non in linea con i dettami giuridici in
materia di diritto commerciale, difatti per un attività a nome proprio di
chiaro stampo professionale, fu applicata la normativa di un attività
commerciale, sollevando non poche perplessità di questa anomalia, confermata
da diversi avvocati monegaschi e francesi. Ma prima di arrivare alle fasi
processuali è meritorio fissare delle premesse, importanti per capire come
la storia nata dagli impiegati , opportunamente subornati, che chiesero lo
stato d'insolvenza perché stranamente gli stipendi del mese di Marzo non
furono pagati adducendo la banca una mia presunta firma irriconoscibile, fosse di fatto organizzata e voluta, in ordine :
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Benché dal 14 Aprile i solerti "impiegati" avevano dato
ogni elemento contabile dello studio al Garino, e si preparavano al
saccheggio ed alla degradazione dello studio.
۰
Benché in "attivo", ampiamente dimostrato,
il 21 Giugno 2001 il Tribunale di prima istanza dichiarava lo stato
d'insolvenza, grazie al blocco di tutti i conti bancari, come fu asserito
(falsamente) nella rogatoria a Roma che detenevano i fondi relativi
alla truffa perpetrata alla Banca di Roma e mai dimostrato e ne provato ! ma
per il giudice Hullin scrivere ed asserire i falsi era una norma ormai
consolidata,
۰
Benché ogni elemento contabile, amministrativo e
documentale fosse a totale disposizione ed alla "luce del sole",
۰
Benché l'avv. Cohen P. avesse scritto il 24 maggio 2001 al
liquidatore (syndic) Garino, oltre a fornire
tutti gli elementi dell'attivo, di cui non fu MAI tenuto conto ,
chiese di ridurre i costi del personale, la risposta confermava ampiamente i
dubbi.۰ ۰
۰ Benché l'avv. Cohen P. il 6 Luglio del 2001 nell'appello
all'assegnazione del 21 Giugno 2001, per la constatazione dello stato
d'insolvenza chiarì ogni punto della storia e delle sue evoluzioni, oltre a
dare tutti gli elementi contabili della gestione e spiegarne le motivazioni
che tale procedura fosse infondata.
۰
Benché dalla pubblicazione del 13 Luglio 2001 della
richiesta d'insinuazione al passivo per fornitori e terzi, concordasse di
massima a quanto era nelle scritture contabili, e procedevano ad un sommario
inventario senza aver nominato un "custode giudiziario" dalla data della
nomina del 14 Aprile 2001, permettendo così lo sciacallaggio dello studio.
۰
Benché dopo reiterate richieste riuscivo ad ottenere un
primo incontro con il Garino A. e l'avv. Bertozzi JM., dall'esame di alcuni dossier
apparivano evidenti degli errori macroscopici, evidenziandoli e chiedendo la
documentazione per disamina,
۰
Benché scrissi il 26 Novembre 2001 al
Direttore dei Servizi Giudiziari di Monaco Davost. P., fui
osteggiato a poter avere i mezzi per dimostrare la verità dei fatti, vedi
documenti ed il computer portatile con gli elementi contabili, la risposta mi fu data
oralmente in un corridoio da parte di terzi, omettendo di renderla per
iscritto, per evitare una prova alla violazione del diritto alla difesa,
۰
Benché il 30 Novembre 2001 richiedevo, attraverso il mio
legale, un incontro
per chiarimenti, nessuna risposta.
A queste premesse, da sottolineare, che grazie all'opera subdola
dell'istruttoria ed alle pressioni e prevaricazioni, di fatto tutti erano
convinti dello stato d'insolvenza, ed il 17 Gennaio del 2002 arrivò la detta "assignation"
(stato d'insolvenza), il liquidatore (syndic)
Garino A. assistito dall'avv. Pasquier Ciulla C. mi convocò al Tribunale il
24 Gennaio 2002 ; senza aver avuto i mezzi per difendermi. Fu interessante
leggerla per avere la conferma che non si era minimamente tenuto conto di
alcun elemento probante, ma bensì solo sulla scorta di dichiarazioni per le
quali non vi fu un contraddittorio ne tanto meno una ricerca di merito. Le
somme esposte erano completamente avulse dal contesto contabile,a titolo
d'esempio fu inserito nel passivo somme di non competenza, surrogazione di
fatture e persino un tentativo di truffa. Predisposi la requisitoria
difensiva, anche se privo dei mezzi, la stessa fu depositata in italiano,
accettata dal Giudice Narmino, che la fece tradurre. Benché esaustiva in
ogni punto, ritracciando compiutamente l'attività ed ogni movimento
economico, restando il fatto del blocco economico perpetrato al quale il
Garino scrisse al giudice Hullin ben quattro lettere senza ricevere mai
risposta, come pure non fu fatta alcuna attività per recuperare
l'attivo di cui non se tenne conto minimamente (una perdita di circa
1,5m di franchi francesi), viste le premesse la
sentenza era scontata. Ma questa volta, il diritto fu rispettato appieno, le
mie note furono accettate quali conclusione e come pure la difesa fatta
personalmente., alla data del 17 gennaio 2002 il passivo non era stato
ancora definitivamente verificato ! e le cifre riportate erano completamente
errate sia di forma che di competenza ; ma ovviamente non potevo provarlo
documentalmente per l'impossibilità o meglio la "negazione"
dei mezzi e documenti. Nel contesto della sentenza, veniva ben riportato la
mia contestazione formale nello svolgimento della procedura, ma il chiedere
una proposizione di concordato mi sembrò eccessiva, dopo aver "assassinato"
economicamente l'attività e la famiglia, non si aveva nessuna possibilità a
far fronte anche alle spese minime. Parimenti all'Appello del 30 Ottobre
2001, in una dissertazione che lasciò perplessi per i suoi contenuti, si
confermava la sentenza del Tribunale di prima Istanza. Da questa sentenza
iniziò il "calvario" dei rinvii, sino al 28 Novembre 2003 per
confermare il passivo a
1.844.429,93 €
, contro i 4.612.736,31 € riportati nella sentenza,
ma non era ancora finita la storia, vi erano ancora in corso le truffe del
Castellino e del Di Fani ed altri errori che si risolsero solo il 18 Giugno
2006
!.